Articolo Benessere Salute
Il caffè, benefici e rischi freccegiovedì 20 giugno 2013      


Il caffè, un’abitudine per  tutti gli italiani, per molti addirittura un rito,  in particolar modo per i meridionali, napoletani in testa, per i quali un caffè non lo si può mai rifiutare.
Agli ospiti la prima cosa che si offre è un caffè, ma nei piccoli paesi anche al postino,  al pari di quando ci si incontra per strada e la prima cosa che si fa è quella di andare al bar a prendere un caffè.  Il caffè, come detto in precedenza, per molti è un vero e proprio rito, e la famosa scena della commedia di Eduardo De Filippo,  Questi Fantasmi, ne è la consacrazione, anche se in quella scena veniva utilizzata la famosa macchinetta napoletana, ormai non più in uso, perché sostituita dalla ben più pratica moka.

Quando ci si reca all’estero in vacanza, i primo pensiero di un italiano, ma in particolar modo di un meridionale, è quello di equipaggiarsi di macchinetta e caffè perché, lontani dall’Italia, il caffè che si trova è veramente una brodaglia imbevibile, in quanto le miscele destinate all’esportazione, hanno una tostatura ben diversa da quella italiana, per cui, anche utilizzando la fida macchinetta, il risultato sarebbe decisamente scadente, per non dire quasi imbevibile. Capita a volte, durante la giornata, di bere anche una decina di caffè, un po’ troppi a dire il vero, perché una overdose di caffeina è comunque deleteria per la salute,  ma quali sono effettivamente i rischi e gli eventuali vantaggi che un tale consumo porta con se.

Una delle principali componenti del caffè, la più nota e studiata, è la caffeina, dotata sicuramente di una serie di virtù, ma anche di non poche  controindicazioni.
Il primo beneficio legato all’assunzione di caffeina è una sveglia ad un metabolismo troppo pigro, vuoi per l’età non più giovane, vuoi per una vita sedentaria, e vuoi infine per una condizione più o meno severa di sovrappeso. C’è però da dire che, dopo un primo periodo in cui il metabolismo sembra essere risorto a nuova vita, vi è un lento nuovo declino in quanto l’organismo finirà con l’assuefarsi alla caffeina, con la perdita di gran parte dei vantaggi iniziali.
Oltre alla funzione di sveglia, quindi, la caffeina ha anche una spiccata azione stimolante sulla secrezione gastrica e biliare, e questo spiega perché ha un effetto digestivo anche se, in alcuni soggetti con problemi gastrici, l’effetto sarebbe decisamente negativo.

La caffeina ha inoltre un effetto stimolante sulla funzionalità cardiaca e sul sistema nervoso, cosa che rende il caffè  un ottimo energizzante, oltre a far passare la sonnolenza, tuttavia nei soggetti con problemi cardiaci, va assunto con una certa prudenza.
Ancora, la caffeina à un marcato effetto lipolitico, un effetto dimagrante tanto per intenderci, in quanto stimola l’utilizzo dei grassi a scopo energetico, effetto dovuto anche al nuovo vigore del metabolismo, e quindi tende a far bruciare una maggior quantità di calorie, ma non solo, perché è dotata anche di un effetto anoressizzante, per cui se assunta in dosi massicce, riduce il senso di fame.
Ma non sono solo rose e fiori, per così dire, perché i rischi legati alla caffeina, sono direttamente proporzionali alla quantità assunta  e questa non dovrebbe mai sforare il limite dei 300 milligrammi e, considerando che un espresso ne contiene mediamente 60 (85 se il caffè è fatto con la moka), è facile intuire che il numero massimo non dovrebbe superare i 5-6 caffè al giorno.

Tuttavia, questo limite è improprio, perché durante il giorno si assume quasi regolarmente anche altra caffeina contenuta in bevande e anche in una sessantina circa di specie vegetali (té, cioccolato), per cui il limite dovrebbe ancor più abbassarsi.
Purtroppo, invece, solitamente tale limite viene sforato spesso e abbondantemente, per cui è necessario prendere coscienza anche dei rischi legati ad un consumo eccessivo di caffeina, rischi che non sono affatto da sottovalutare. Come detto anche in precedenza, il primo rischio è legato alla secrezione gastrica che viene stimolata, e questo può causare danni al sistema gastrointestinale come gastrite, ulcera, reflusso gastroesofageo, e via dicendo.
Altro problema è legato al suo effetto tonificante, in particolar modo sul sistema cardiocircolatorio e nervoso, effetto che si traduce in tremori, insonnia, ipertensione, tachicardia, tutte condizioni che non sono per nulla salutari per l’organismo e che si acuiscono con l’aumentare della dose giornaliera.

E ancora, l’effetto inibitorio sull’assorbimento di calcio e ferro può anche essere devastante, sempre in relazione alla quantità di caffeina assunta, con conseguente anemia e osteoporosi. Senza contare che poi la maggior parte delle persone prende il caffè zuccherato, e questo fa sforare anche la quantità consigliata di zucchero per die.
Quindi, in definitiva, si potrebbe anche dire che il caffè fa bene, che sicuramente se assunto senza esagerare non fa male, tuttavia la situazione cambia radicalmente se si va oltre il limite, per cui la prima regola da seguire, come del resto per tutte le cose della vita, è il buon senso condito da un po’ di moderazione.

©  RIPRODUZIONE RISERVATA

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Agli ospiti la prima cosa che si offre è un caffè, ma nei piccoli paesi anche al postino,  al pari di quando ci si incontra per strada e la prima cosa che si fa è quella di andare al bar a prendere un caffè.  Il caffè, come detto in precedenza, per molti è un vero e proprio rito, e la famosa scena della commedia di Eduardo De Filippo,  Questi Fantasmi, ne è la consacrazione, anche se in quella scena veniva utilizzata la famosa macchinetta napoletana, ormai non più in uso, perché sostituita dalla ben più pratica moka.

Quando ci si reca all’estero in vacanza, i primo pensiero di un italiano, ma in particolar modo di un meridionale, è quello di equipaggiarsi di macchinetta e caffè perché, lontani dall’Italia, il caffè che si trova è veramente una brodaglia imbevibile, in quanto le miscele destinate all’esportazione, hanno una tostatura ben diversa da quella italiana, per cui, anche utilizzando la fida macchinetta, il risultato sarebbe decisamente scadente, per non dire quasi imbevibile. Capita a volte, durante la giornata, di bere anche una decina di caffè, un po’ troppi a dire il vero, perché una overdose di caffeina è comunque deleteria per la salute,  ma quali sono effettivamente i rischi e gli eventuali vantaggi che un tale consumo porta con se.

Una delle principali componenti del caffè, la più nota e studiata, è la caffeina, dotata sicuramente di una serie di virtù, ma anche di non poche  controindicazioni.
Il primo beneficio legato all’assunzione di caffeina è una sveglia ad un metabolismo troppo pigro, vuoi per l’età non più giovane, vuoi per una vita sedentaria, e vuoi infine per una condizione più o meno severa di sovrappeso. C’è però da dire che, dopo un primo periodo in cui il metabolismo sembra essere risorto a nuova vita, vi è un lento nuovo declino in quanto l’organismo finirà con l’assuefarsi alla caffeina, con la perdita di gran parte dei vantaggi iniziali.
Oltre alla funzione di sveglia, quindi, la caffeina ha anche una spiccata azione stimolante sulla secrezione gastrica e biliare, e questo spiega perché ha un effetto digestivo anche se, in alcuni soggetti con problemi gastrici, l’effetto sarebbe decisamente negativo.

La caffeina ha inoltre un effetto stimolante sulla funzionalità cardiaca e sul sistema nervoso, cosa che rende il caffè  un ottimo energizzante, oltre a far passare la sonnolenza, tuttavia nei soggetti con problemi cardiaci, va assunto con una certa prudenza.
Ancora, la caffeina à un marcato effetto lipolitico, un effetto dimagrante tanto per intenderci, in quanto stimola l’utilizzo dei grassi a scopo energetico, effetto dovuto anche al nuovo vigore del metabolismo, e quindi tende a far bruciare una maggior quantità di calorie, ma non solo, perché è dotata anche di un effetto anoressizzante, per cui se assunta in dosi massicce, riduce il senso di fame.
Ma non sono solo rose e fiori, per così dire, perché i rischi legati alla caffeina, sono direttamente proporzionali alla quantità assunta  e questa non dovrebbe mai sforare il limite dei 300 milligrammi e, considerando che un espresso ne contiene mediamente 60 (85 se il caffè è fatto con la moka), è facile intuire che il numero massimo non dovrebbe superare i 5-6 caffè al giorno.

Tuttavia, questo limite è improprio, perché durante il giorno si assume quasi regolarmente anche altra caffeina contenuta in bevande e anche in una sessantina circa di specie vegetali (té, cioccolato), per cui il limite dovrebbe ancor più abbassarsi.
Purtroppo, invece, solitamente tale limite viene sforato spesso e abbondantemente, per cui è necessario prendere coscienza anche dei rischi legati ad un consumo eccessivo di caffeina, rischi che non sono affatto da sottovalutare. Come detto anche in precedenza, il primo rischio è legato alla secrezione gastrica che viene stimolata, e questo può causare danni al sistema gastrointestinale come gastrite, ulcera, reflusso gastroesofageo, e via dicendo.
Altro problema è legato al suo effetto tonificante, in particolar modo sul sistema cardiocircolatorio e nervoso, effetto che si traduce in tremori, insonnia, ipertensione, tachicardia, tutte condizioni che non sono per nulla salutari per l’organismo e che si acuiscono con l’aumentare della dose giornaliera.

E ancora, l’effetto inibitorio sull’assorbimento di calcio e ferro può anche essere devastante, sempre in relazione alla quantità di caffeina assunta, con conseguente anemia e osteoporosi. Senza contare che poi la maggior parte delle persone prende il caffè zuccherato, e questo fa sforare anche la quantità consigliata di zucchero per die.
Quindi, in definitiva, si potrebbe anche dire che il caffè fa bene, che sicuramente se assunto senza esagerare non fa male, tuttavia la situazione cambia radicalmente se si va oltre il limite, per cui la prima regola da seguire, come del resto per tutte le cose della vita, è il buon senso condito da un po’ di moderazione.

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